giovedì 9 gennaio 2020

#33-La sintesi finale

La sintesi finale

Non avrei mai pensato di arrivare alla fine di questo percorso eppure eccoci qui, post #33, nonché ultimo post di questo lungo viaggio. All'inizio, quando scoprii di dover fare un blog ero spaventata e nella mia mente risuonavano frasi del tipo: "come si fa un post?", "da dove si inizia?", "come si fa a mettere il titolo?". Come la maggior parte delle cose l'inizio è la parte più dura e così è stato per me... Ma una volta capito come cercare, come postare, il mio viaggio, raccontato nel mio blog, ha preso sempre più forma, diramandosi in tante, differenti e a volte tortuose direzioni. 

Il mio percorso parte dalla città che amo di più al mondo: Roma. È proprio qui infatti che sono nata. Sono cresciuta però in una città vicino, circa 40' di treno; nonostante questo, la capitale è stata protagonista dei miei weekend in famiglia e con gli amici. Insomma, quale miglior posto se non Trastevere o Villa Borghese per fare una passeggiata in una domenica primaverile assolata? Impresso nei miei ricordi è l'insistente voglia che avevo, ogni volta che si parcheggiava la macchina, di arrivare a Fontana di Trevi ed esprimere il mio desiderio chiudendo gli occhi e lanciando una monetina come la leggenda narra. Eccomi, che messa di spalle, chiudendo la mia mano a pugno, mi preparavo al lancio guardando intanto mia madre che preparava gli altri centesimi sapendo che gliene avrei chiesti degli altri. 
Non mi ero mai resa conto di quanto quel luogo potesse essere non solo ricco di storia, ma di vita propria. Questo infatti è sfondo non solo di note scene di film, ma anche di libri e miti poco conosciuti come quello sull'origine del nomeÈ il posto citato da molti scrittori che, tristi di andarsene, immortalano nella loro scrittura quella bellezza così classica ed autentica per portarla un po' sempre con loro. Spero che anche grazie al mio blog un po' di quella bellezza si sia insediata in questo spazio virtuale e possa essere percepita e letta da tutti. 
Come ho detto la mia ricerca parte da questo luogo a me caro ma prosegue analizzando un oggetto tipico del posto. Non è stata semplice la scelta essendo questa fontana ricca di significati e cose acquisite nel tempo. Così mi sono detta: perché non tornare indietro nel tempo? Anche i Romani spendevano la loro domenica qui? Lanciavano anche loro le monete nella fontana? E se si, che monete? Grazie ad internet le mie domande hanno avuto una risposta e la mia ricerca si è spostata così sulla moneta romana: l'obolo. È stato interessante studiare quest'oggetto partendo dalle basi. Dal suo nome originario latino al suo significato simbolico diverso nei vari ambiti. Non avrei mai pensato che un così semplice e piccolo oggetto potesse avere una tassonomia così varia e mutevole. Ho scoperto come questo oggetto veniva fabbricato, che materiali erano usati, al fine di comprendere fino in fondo la sua anatomia.
Mi è stato poi chiesto di studiare l'obolo non tanto come oggetto visto in sé ma collocato in diversi ambienti e nel nostro futuro. Ho visto come in realtà, anche se esso è un oggetto così antico, è presente nella sua forma più evoluta in tutte le case, nei fumetti e perché no? Anche in cucina! Una cosa che mi ha colpito in modo particolare è stato scoprire la vitalità che questo oggetto conserva, mi spiego meglio: al giorno d'oggi esso continua a vivere nell'arte, nella letteratura,  nel cinema ma anche nella musica seppur inteso nel suo senso più generale di moneta. Ho trovato anche un collegamento con la nota serie tv: Star Trek! Cosa più difficile in realtà è stato scoprire come il mio oggetto nasce: chi l'ha inventato? Questo forse non ci sarà mai noto, ma possiamo trovare su internet brevetti che ne attestano le sue evoluzioni. Per quanto riguarda gli eventi che hanno come protagonista l'obolo, è stato strano vedere come questi potevano essere ricavati da documenti quali francobolli
Una volta quindi studiato a fondo la mia cosa e, aiutandomi con una mappa concettuale e una nuvola dei nomi, mi è stato possibile allestire, un ipotetico museo e scegliere un personaggio che avrebbe guidato i visitatori all'interno e fatto sorprendere con numeri e illustrato una specifica scienza di cui l'obolo è protagonista.
Ecco come il mio viaggio che, come ho detto all'inizio del post, ha permesso di scoprire territori che, seppur aridi in apparenza, si presentavano invece ricchi di informazioni. Un piccolo oggetto nasconde nel suo passato, presente e futuro un vero e proprio libro che narra la sua storia che involontariamente si lega alle azioni della nostra vita quotidiana. Seppur sembra strano, questa moneta può essere collegata a tantissime altre cose che vanno dalla A alla Z.

Grazie a questo corso e a questo percorso intrapreso nel blog, ho imparato come tutto ciò che vediamo, non è solo quello che percepiamo, ma ha tanto altro da scoprire e che il sapere si nasconde tanto nelle grandi scoperte quanto in un giocattolo del McDonald's! Tutto ciò che ci circonda è vita e prendendone un po' alla volta possiamo arricchire la nostra, espandendola in molteplici direzioni che seppur sconosciute potrebbero rivelarsi le più belle.

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