Le cose
OBOLO
La prima cosa che mi viene in mente guardando la Fontana di Trevi sono sicuramente le monete che migliaia di visitatori ogni giorno gettano dentro la fontana. Ogni anno infatti il comune raccoglie circa 1,3 milioni di euro in monetine.
Non tutti sanno però che questa usanza era tipica anche nella Roma antica, ma al posto di centesimi si era soliti buttare monete tipiche di quell'epoca cioè gli oboli.
STATUE
Altra caratterista tipica di questa fontana sono le sue numerose statue.
Nelle nicchie laterali troviamo infatti due statue realizzate dallo scultore fiorentino Filippo Della Valle. Alla destra troviamo la statua delle salubrità che rappresenta proprio la salubrità dell'acqua in riferimento alle acque dell'acquedotto vergine, sulla sinistra invece troviamo la statua dell'Abbondanza. ma la vera protagonista è senza dubbio la statua di Oceano o Nettuno situata al centro. Essa è realizzata da Pietro Bracci. Alta circa 5,8 metri il dio Oceano è rappresentato mentre monta su un carro a forma di conchiglia trainato da due cavalli alati: il cavallo di sinistra è soprannominato "agitato" mentre quello a destra "placido". I lori nomi sono riferiti al mare che può essere burrascoso o calmo.
Ultima ma non meno importante è la statua a forma di anfora presente all'angolo con via della Stamperia. Durante i lavori di costruzione infatti vi era una farmacia (secondo altre fonti un barbiere), il cui proprietario non era d'accordo con le scelte dell'architetto Nicola Salvi. Per mettere a tacere le continue critiche e giudizi negativi e per evitare che possa vedere il procedere dei lavori il Salvi decise di sistemare lì questa statua che assomiglia molto ad una figura delle carte da gioco: è cosi che i romani l'hanno ribattezzata con il nome di "asso di coppe".
Nelle nicchie laterali troviamo infatti due statue realizzate dallo scultore fiorentino Filippo Della Valle. Alla destra troviamo la statua delle salubrità che rappresenta proprio la salubrità dell'acqua in riferimento alle acque dell'acquedotto vergine, sulla sinistra invece troviamo la statua dell'Abbondanza. ma la vera protagonista è senza dubbio la statua di Oceano o Nettuno situata al centro. Essa è realizzata da Pietro Bracci. Alta circa 5,8 metri il dio Oceano è rappresentato mentre monta su un carro a forma di conchiglia trainato da due cavalli alati: il cavallo di sinistra è soprannominato "agitato" mentre quello a destra "placido". I lori nomi sono riferiti al mare che può essere burrascoso o calmo.
Ultima ma non meno importante è la statua a forma di anfora presente all'angolo con via della Stamperia. Durante i lavori di costruzione infatti vi era una farmacia (secondo altre fonti un barbiere), il cui proprietario non era d'accordo con le scelte dell'architetto Nicola Salvi. Per mettere a tacere le continue critiche e giudizi negativi e per evitare che possa vedere il procedere dei lavori il Salvi decise di sistemare lì questa statua che assomiglia molto ad una figura delle carte da gioco: è cosi che i romani l'hanno ribattezzata con il nome di "asso di coppe".
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